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Presentazione della Lista Movimento Officine del Sud da parte del Portavoce Domenico Cavallaro – Assessore al Comune di Catanzaro

Categoria : Notizie

Cari amici,

con molto piacere ho la possibilità di presentare, ad una platea cosi qualificata,  il nostro Movimento, fondato e presieduto dall’on.le Claudio Parente che in meno di tre anni ha raggiunto significativi successi sia in termini di partecipazione che di presenze istituzionali, avendo rappresentanti in diverse amministrazioni comunali come Catanzaro, Soverato (tanto per citare i comuni più grandi) oltre che nel consiglio provinciale di Catanzaro, a parte i tanti soci  e qualche sindaco che sono presenti nelle liste civiche di diversi comuni della regione andati al voto prima della costituzione del Movimento.

 cavallaroQuindi non si tratta di una Lista elettorale ma di un vero e proprio Movimento partitico, costituito secondo le norme vigenti in materia, che racchiude una grande e piacevole esperienza civica che ha aggregato e sta aggregando tantissime persone dell’area moderata e liberale oltre ad essere strumento di coloro che non si riconoscono direttamente nei partiti tradizionali ma che hanno interesse a partecipare alla vita politica e sociale con il loro contributo di passione e professionalità.  

L’importanza dei Movimenti civici, collaterali o collegati alle coalizioni, riteniamo che sia ormai conclamata. Contribuiscono a mantenere quella libertà individuale e progettuale a volte soffocata dall’apparato burocratico ancora presente nell’organizzazione di alcuni partiti. 

Siamo un Movimento del Sud la cui base fondativa dello statuto si impernia in quella “questione meridionale” mai risolta ed anzi, alla luce del regionalismo differenziato, ancor più impellente da affrontare. Ma con chi fare le battaglie? Con quale classe dirigente? Proprio tre anni fa la prima tavola rotonda organizzata dal nostro Movimento ebbe il titolo: “Parliamo di Sud  – La formazione della classe dirigente del meridione – cambiare se stessi per cambiare le cose” perché riteniamo che in primis, è proprio sulla qualità della classe dirigente che dovremmo puntare, selezionandola sulla base del merito e non tanto dell’ideologia, scevra da partitismi ed animata da una grande tensione etica per perseguire il bene comune della nostra regione.

Ci siamo stancati della retorica e della persuasione di quella classe dirigente che non ha saputo o voluto imprimere un reale cambiamento e questo è un problema che investe tutte i partiti considerato che negli ultimi 20 anni, in cui si sono alternate le coalizioni, nella nostra regione non si è registrato nessun cambiamento significativo.

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